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Mi ero ripromesso di non scrivere sul mio blog post che parlassero di politica, ma questa volta devo fare un’eccezione, anche se in questo caso la politica – nel senso reale del termine – c’entra ben poco.
Dopo le scappatelle del papi, la statuetta del duomo, la casa di Montecarlo di Fini (di cui grazie alla stampa nostrana conosco l’arredamento meglio di quello di casa mia), l’attentato a Belpietro da parte di un terrorista armato di una pistola inceppata di chiara fabbricazione bolscevica (e ovviamente sobillato da “grillini” e “dipietristi”), ecco un nuovo scottante tema di interesse nazionale: il finale-bestemmia di una barzelletta raccontata da Berlusconi. Nella suggestiva cornice dell’Abruzzo post-terremoto, un Berlusconi sorridente e per nulla toccato dalle centinaia di morti e feriti causati dal sisma racconta una barzelletta ad un gruppo di militari. Il soggetto è, caso strano, Rosy Bindi: il protagonista della barzelletta (forse il cavaliere stesso? l’audio non è chiarissimo) deve volgere al maschile dei nomi di fiori che gli vengono detti; alla fine arriva da Rosy Bindi, “un po’ coperta nell’ombra”, e sentendo dire “orchidea” dopo averla guardata risponde ” ‘orcodio “! (seguono espressione di spavento di Berlusconi e grasse risate dei militari).
Ora, la bestemmia in sé mi lascia totalmente indifferente, essendo ateo e non disdegnando il potere catartico di una sana bestemmia quando necessaria.
Né mi impressiona particolarmente la scena, essendo abituato al livello infimo del protagonista e alle sue performance da liceale in gita scolastica durante cerimonie e vertici internazionali.
Non mi stupisce neanche la mancanza di commenti (o le difese, come nel caso del mons. Fisichella) da parte dei piani alti del clero, che con questo individuo vanno a nozze da anni per motivi che nulla hanno a che vedere con la fede o con il cristianesimo.
Mi lascia sconcertato invece vedere come una notizia così idiota abbia trovato ampio spazio su TG, siti di quotidiani e forum di discussione.
Passano quasi del tutto inosservati i trascorsi giudiziari passati, presenti e futuri di Berlusconi (le notizie sui suoi processi sono relegate a qualche trafiletto o filtrate dall’informazione di regime); nessuno si scandalizza per il fatto che da anni sia sceso in politica unicamente per pararsi il culo, cercando di evitare a colpi di leggi e decreti tutte le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto; nessuno si scandalizza per il fatto che sia al centro di un conflitto d’interessi grande come una casa, che abbia definito Mangano un eroe e incitato all’evasione fiscale in diretta TV.
Nessuno dice nulla anche per le continue aggressioni verbali e per le barzellette sulle donne che non rispettano i suoi requisiti per l’ingresso in politica (sostanzialmente tette grosse e bel culo, poi poco importa se non sanno neanche cosa votano).
La notizia importante è che ha bestemmiato. Il problema principale in questo momento è la bestemmia di Berlusconi.
Chissenefrega dei problemi del paese, della corruzione alle stelle, dei servizi che non funzionano, delle strade piene di mondezza, della criminalità, dei 30enni precari a 200 euro al mese, dei 30enni non precari che lavorano sapendo che non avranno mai una pensione, dei miliardi di debito pubblico, dei prezzi alti, della crisi, di tutto: bisogna occuparsi della bestemmia di Berlusconi in questo momento!
Del resto si sa che in Italia manca il benché minimo senso delle priorità, nei politici come nei cittadini; le uniche cose per cui ormai ci si indigna sono le bestemmie (meglio se dette nel reality show preferito) e la tessera del tifoso.
Ma che ooooooooooooooooooooh!!
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