Ottanta voglia di te

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Ottanta voglia di te

Come concludere degnamente una giornata iniziata con mancata sveglia e conseguenti preparativi in stile Fantozzi, stress lavorativo, temperature tropicali? Guardando il programma “Mitici 80’s” su Italia Uno!
Dato che mi appresto a diventare uno di quei 30enni nostalgici che alle cene con amici frantumano i coglioni ricordando gli anni che furono, ho deciso di guardarlo.
Il programma, prodotto da Studio Aperto (!) e News Mediaset, si propone di fare un confronto tra gli anni 80 ed oggi, in vari ambiti. Conduce la mitica Sabrina Salerno, impacchettata in un abitino argentato stile domopak e un po’ meno brillante del solito: peccato, perché in genere nelle trasmissioni in cui si parla di anni 80 risulta sempre abbastanza simpatica… La supportano Melita Toniolo (vestita da Wonder Woman) e Raffaella Fico (svestita e basta).
Subito le buone notizie: si inizia parlando di tette, si finisce parlando di tette, durante tutto il programma si parla di tette, e le conduttrici mostrano le tette.
Poi quelle cattive: nel programma c’è poco e nulla di anni ’80. Niente musica, niente cinema, niente spot, niente ricordi, niente emozioni di quegli anni: si introduce la persona o l’argomento e poi via al servizio sul “come siamo ora”. Qualche accenno solo prima dei (numerosi) lanci di pubblicità, ricordando prodotti o slogan anni ’80, con Sabrina che lancia la pubblicità con un “Ottanta voglia di te”. Qualche secondo di successi anni ’80, al rientro dalla pubblicità, ma giusto per far fare karaoke e balletto a Sabrina.
Il confronto tra gli anni ’80 e ora è impietoso. Si inizia con un servizio sul boom delle maggiorate negli anni ’80, raffrontate al silicone attuale (Cristina Dal Basso). Nel secondo servizio Melita entra in una cabina telefonica, ne esce vestita da Wonder Woman e si mette alla ricerca di una nuova Naomi Campbell.
Nel terzo servizio si inizia a fare sul serio: confronto tra l’Ibiza di Sandy Marton e quella attuale. Uno si immagina un posto divertente, estate, sole, mare, musica, pischelle di facili costumi, come nei video di “People from Ibiza” o “Holiday night”; ne esce fuori un’isola in cui l’unica attrattiva sono le discoteche, feste in piscina con gente che tira coca dal display dell’iPhone alle 5 del pomeriggio, after hours proibiti dalla polizia per il casino generato, dj che ammettono candidamente che è meglio suonare per gente strafatta, direttori dei locali che proibiscono alle tv di fare riferimenti a droghe e/o di fare primi piani di locali e clienti (forse per l’alta probabilità di beccarne qualcuno sfatto come una zucchina?). Le pischelle di facili costumi abbondano, ma forse te la danno perché stanno talmente fuori da scambiarti per qualche personaggio famoso.
Si va avanti con servizi sul gossip anni ’80/attuale (soffermandosi sull’avvocato Agnelli – pace all’anima sua – che nel 1980equalcosa si tuffò nudo dalla barca), sul porno (intervista a Cicciolina), sul rapporto tra giovani e sesso (soliti pirla – accuratamente selezionati – messi a rispondere a delle domande davanti alla telecamera, che iniziano a vantarsi delle robe più improbabili) .
Altro piatto forte della serata: servizio su truzzi ed emo nella capitale. Vengono intervistati alcuni ragazzi (con immagini sfumate e voce camuffata in stile pentito di mafia) che confessano di spendere 3-400 euro in pochi minuti, e poi qualche scambio di battute tra esponenti delle due scuole di pensiero, il tutto in un clima di discussione pacata e civile (“truzzi al rogo”, e “questi so la razza più brutta del mondo, nun se possono vedé”). Nessuno riesce a produrre frasi di senso compiuto, ed è difficile dire chi sia peggio: nel dubbio metterei una zappa in mano ad entrambi.
Si chiude in bellezza con Francesca Cipriani (la tettona di “La pupa e il secchione”) che, prelevata da un’improbabile mansarda, viene messa sul set e truccata per ri-scattare foto famose di star anni ’80 come Samantha Fox e Bo Derek. Seguono stampa delle foto e interviste ad alcuni ometti in San Babila per sincerarsi della riuscita dell’esperimento; ovviamente tutti dicono di si, e che anzi è meglio degli originali…
La mia coetanea siliconata farebbe bene ad accorgersi che nonostante i ripetuti tagliandi dal chirurgo estetico non ha neanche un decimo della classe di Samantha Fox e della stessa Sabrina Salerno, ma vabbè.

In conclusione: programma abbastanza scialbo, senza arte né parte, si fa guardare ma non dice niente di che. Unico successo raggiunto è probabilmente quello di far diventare i nostalgici degli anni ’80 come me ancora più nostalgici, ma forse più per la tristezza del panorama attuale che per merito del programma in sé.

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